Piede di Charcot
Il piede di Charcot è un’espressione del piede diabetico in cui, la neuropatia e il carico anomalo creano notevoli alterazioni della forma delle ossa. Il risultato sono vari gradi di deformità del piede e possibile presenza di ulcerazioni e fratture.
Cos’è il piede di Charcot
Charcot descrisse oltre un secolo fa questa particolare condizione neuroartropatica che colpisce i piedi, il fatto che fosse associata al diabete è una scoperta più recente. Le cause di questa grave complicanza non sono ancora del tutto chiare e soprattutto non c’è una causa unica ma un concorrere di fattori.
Una interazione complessa che vede protagonista la neuropatia alla quale vanno associati traumi ripetuti, ipervascolarizzazione, alterazioni biologiche, anomalie metaboliche dell’osso.
Concorrono inoltre anche le abitudini di vita come l’eccesso di peso, l’abuso di alcolici e fumo, l’insensibilità al dolore (tipica del piede diabetico, ecco perché si manifesta la maggiorparte delle volte in persone affette da diabete)e la presenza di altre neuropatie.
Come si manifesta il piede di Charcot
La patologia insorge in maniera spesso subdola e poco riconoscibile, partiamo con un leggero dolore al piede spesso sottovalutato, poco a poco si associano al dolore segni di infiammazione, per esempio gonfiore e cute tumefatta e arrossata. Il dolore non è necessariamente costante, altra causa che porta a sottovalutare il sintomo.
E allora che fare?
Già da questi primi sintomi è bene rivolgersi a un Centro specialistico per la cura del Piede diabetico.La mancata o parziale percezione degli stimoli dolorosi nei pazienti con neuropatia diabetica periferica può sottoporre il piede a ulteriore stress e innescare il processo di Charcot.
Evoluzione del Piede di Charcot
L’evoluzione del piede di Charcot, dipende strettamente dal trattamento che viene effettuato dopo la diagnosi. Più precoce è la diagnosi, più precoce sarà il trattamento adeguato e maggiore sarà la probabilità di poter conservare l’integrità anatomo-funzionale del piede o dei piedi se il danno è bilaterale.
La fase cronica presenta la scomparsa dello stato visibile di infiammazionee la presenza crescente di deformità più o meno gravi che mettono a rischio la stabilità della persona . Se la diagnosi è precoce la deformazione del piede potrebbe non risultare troppo invasiva, diversamente si andrà incontro a deformità molto gravi.
Ma allora qual è la terapia più indicata?
Ovviamente scopo principale della terapia sarà quello di evitare di giungere alla fase cronica e di limitare al minimo la deformità. Come non ci stancheremo mai di ripetere è fondamentale agire per tempo. Sarà necessario mettere il piede in scarico totale utilizzando appositi stivaletti gessati o in fibra , importantissimo in questa fase non pesare ulteriormente sul piede.
Quando il quadro clinico si sarà stabilizzato il passaggio successivo sarà la realizzazione di un Plantare su misura con scarpa adeguata.
Per ulteriori informazioni sul trattamento del piede diabetico, sui plantari in scarico totale, sulla prevenzione delle neuropatie, prenotate una consulenza nel nostro Laboratorio del piede. Compilate il format sottostante e sarete ricontattati per fissare la data.